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Ma non è che in foto veniamo troppo gialle?

In un mondo del giuoco del calcio così malandato, si sente troppo la mancanza delle Ragazze Aragoste.
Ciò di cui si sente la mancanza non è tanto ciò che esprimevano in campo, ma quello che esprimevano fuori.
Carolina deBitti ad esempio era bravissima ad esprimere “mestizia”, Leonella Garulli era imbattibile nell’esprimere solidarietà nel confronto di minoranze, di tutte le minoranze; Non appena vedeva una minima minoranza apparire all’orizzonte di quei bei giorni andati, lei “TAC”, appena uscita dall’ospedale e ritirato il referto medico citato poche parole fa, esprimeva subito solidarietà.
“Forse esageri” sentenziò Catilina Drosti “o forse no!”, lei era bravissima ad esprimere dubbi.
Il mister Donato Sentimento era soddisfatto della squadra, a metà stagione arrivarono i primi risultati, ma siccome non avevano prenotato se ne dovettero tornare a casa con la coda fra le gambe.
La squadra si salvò dalla retrocessione per il rotto della cuffia;
vennero però denunciati dal famoso nuotatore che si trovò in Piscina con una cuffia bucherellata;
Il bagnino severo gli fece una multona salata, visto che il nuotatore famoso gli stava pure antipatico, non si fece sfuggire l’occasione e prese la palla al balzo.
Il giocatore di pallavolo noto più che altro agli esperti di quello sport, denunciò a sua volta il bagnino severo che, prendendo la palla al balzo durante una partita nota più che altro ai non esperti di quello sport, fece perdere la sua squadra.
Squadra che era composta da giocatori vestiti da  Aragoste Uomini i quali presero la palla al balzo,
ma oramai era troppo tardi, il gioco era stato interrotto e avevano inesorabilmente perso.
Decisero di consolarsi dalla cocente e inaspettata sconfitta festeggiando con la squadra delle Ragazze Aragoste, le quali avevano organizzato un party sulla spiaggia in quattro e quattro otto.
“Perché solo 8? E le altre 2 della nostra squadra? non è che si offendono se non le invitiamo?” chiese la solita Catilina Drosti, “Sti cazzi!” sentenziò  Evelina Barrata  bravissima ad esprimere “Sti cazzi!”
8 “‘sti cazzi” arrivarono sotto forma di giocatori di pallavolo della squadra un tempo conosciuta come quella che non era molto conosciuta.
“Siamo tristi, abbiamo perso la finale! Sposateci!” urlarono all’unisono i pallavolisti.
“Non ho nessuna intenzione di sposarvi, sono felicemente innamorato della Figa” rispose Giggi Unisono, che si era imbucato alla festa.
Dopo aver cacciato via l’intruso le 8 giocatrici risposero “SI” alla richiesta.
Un solo piccolo e quasi impercettibile dubbio, forse solamente pensato, si levò dalla massa di corpi che si sposarono davanti a Don Giggi Unisono, era la solita Catilina Drosti:
“Ma non è che sposandoci la nostra carriera calcistica di Ragazze Aragoste ne risentirà?”
Così accadde, l’anno dopo la squadra non si iscrisse nemmeno.
Vennero rimpiazzate dai Pensionati Canguri che contribuirono non poco alla grande crisi, della quale ancora non si vede la…

FINE